martedì 30 ottobre 2012
Ora con chi governerà Crocetta?
PalermoToday Elezioni Regionali Sicilia 2012
Ora con chi governerà Crocetta? Tutte le strade portano a Lombardo
Il neo Governatore nella sua coalizione non ha i numeri per avere la maggioranza. I grillini, che hanno conquistato 15 seggi, hanno già detto che non alleeranno con nessuno. Le uniche opzioni: Grande Sud ed Mpa
di Andrea Perniciaro - 30 ottobre 2012
PalermoToday Elezioni Regionali Sicilia 2012
Ora con chi governerà Crocetta? Tutte le strade portano a Lombardo
Il neo Governatore nella sua coalizione non ha i numeri per avere la maggioranza. I grillini, che hanno conquistato 15 seggi, hanno già detto che non alleeranno con nessuno. Le uniche opzioni: Grande Sud ed Mpa
di Andrea Perniciaro - 30 ottobre 2012
Le congratulazioni di ILeF Milazzo al Presidente Rosario Crocetta
Milazzo - martedi 30 ottobre 2012 Congratulazioni anche da parte di ILeF di Milazzo all'On Rosario Crocetta - presidente di tutti i Siciliani
Chi è il nostro presidente della Regione? Conosciamolo meglio...
Dopo aver conseguito il diploma di perito chimico ha lavorato con l' ENI a Gela. Ha collaborato dapprima con l'Unità, poi con Il Manifesto ed infine con Liberazione; nel 1987 ha pubblicato la raccolta di poesie Diario di una giostra.
Parla 4 lingue: italiano, arabo, inglese e francese.
Sicilia, il dopo voto Quali alleanze per il governo regionale?
Sicilia, il dopo voto
Quali alleanze per il governo regionale?
Un presidente della regione che non ha la maggioranza in assemblea. E che dovrà confrontarsi con la vittoria del Movimento 5 stelle. Questo il primo punto che dovrà affrontare il neoeletto presidente della Regione Rosario Crocetta, sostenuto da Pd e Udc: "I criteri per la formazione della mia squadra di governo saranno competenza, onesta' e rigore, non ci saranno altri parametri”. E ha annunciato che la metà della sua Giunta sarà composta da donne -No inciuci. “Scegliero' gli assessori in base a rigore, onesta' e competenza. Certo dovro' fare in fretta, ma voglio fare bene. La legge mi consente, dopo la proclamazione, di tenere le deleghe per un po'” Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta parlando con i giornalisti a Palermo, sul tema delle possibili alleanze per il nuovo governo regionale.
“Non faro' il governo contro i partiti, ma questo non vuole dire che quello che proviene da questi sara' vincolante per me in modo assoluto, come se ne fossi ostaggio. Esercitero' i miei poteri e la mia liberta'".
Ha anche detto che vorrebbe che il cinquanta per cento della Giunta fosse composta da donne". Il neopresidente della Regione Sicilia, sostenuto da una coalizione di cui fanno parte Pd e Udc, ha anche lanciato un messaggio a Bersani: “direi che vale la pena fare alleanze con l'Udc, come abbiamo fatto in Sicilia. E direi anche agli amici di Sel e Idv di abbandonare le battaglie identitarie che li portano alla distruzione''.
Matteo Renzi sottolinea il dato “strabiliante” dell’astensionismo, che pesa sulla nuova formazione, insieme alla vittoria dell’”antipolitica” di Grillo: "Chi oggi gridasse al trionfo e stappasse le bottiglie di champagne, commetterebbe un errore", ha detto, “abbiamo vinto, pero' c'e' stata una astensione strabiliante; il partito dell'astensionismo ha la maggioranza assoluta".
"C'e' poi il risultato, molto positivo per loro, del Movimento 5 stelle -ha osservato Renzi-. E' inutile far finta di nulla, il Movimento 5 stelle ha ottenuto un risultato decisamente superiore alle attese, e finche' noi non faremo l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, il dimezzamento del numero dei parlamentari e l'eliminazione di ogni tipo di privilegio a partire da tutti i vitalizi, anche nelle Regione, finche' non faremo questo -ha concluso il rottamatore- non avremo la possibilita' di ridurre il peso e l'importanza di Grillo, e incontrare le istanze che lui porta".
Quali alleanze per il governo regionale?
Un presidente della regione che non ha la maggioranza in assemblea. E che dovrà confrontarsi con la vittoria del Movimento 5 stelle. Questo il primo punto che dovrà affrontare il neoeletto presidente della Regione Rosario Crocetta, sostenuto da Pd e Udc: "I criteri per la formazione della mia squadra di governo saranno competenza, onesta' e rigore, non ci saranno altri parametri”. E ha annunciato che la metà della sua Giunta sarà composta da donne -No inciuci. “Scegliero' gli assessori in base a rigore, onesta' e competenza. Certo dovro' fare in fretta, ma voglio fare bene. La legge mi consente, dopo la proclamazione, di tenere le deleghe per un po'” Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta parlando con i giornalisti a Palermo, sul tema delle possibili alleanze per il nuovo governo regionale.
“Non faro' il governo contro i partiti, ma questo non vuole dire che quello che proviene da questi sara' vincolante per me in modo assoluto, come se ne fossi ostaggio. Esercitero' i miei poteri e la mia liberta'".
Ha anche detto che vorrebbe che il cinquanta per cento della Giunta fosse composta da donne". Il neopresidente della Regione Sicilia, sostenuto da una coalizione di cui fanno parte Pd e Udc, ha anche lanciato un messaggio a Bersani: “direi che vale la pena fare alleanze con l'Udc, come abbiamo fatto in Sicilia. E direi anche agli amici di Sel e Idv di abbandonare le battaglie identitarie che li portano alla distruzione''.
Matteo Renzi sottolinea il dato “strabiliante” dell’astensionismo, che pesa sulla nuova formazione, insieme alla vittoria dell’”antipolitica” di Grillo: "Chi oggi gridasse al trionfo e stappasse le bottiglie di champagne, commetterebbe un errore", ha detto, “abbiamo vinto, pero' c'e' stata una astensione strabiliante; il partito dell'astensionismo ha la maggioranza assoluta".
"C'e' poi il risultato, molto positivo per loro, del Movimento 5 stelle -ha osservato Renzi-. E' inutile far finta di nulla, il Movimento 5 stelle ha ottenuto un risultato decisamente superiore alle attese, e finche' noi non faremo l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, il dimezzamento del numero dei parlamentari e l'eliminazione di ogni tipo di privilegio a partire da tutti i vitalizi, anche nelle Regione, finche' non faremo questo -ha concluso il rottamatore- non avremo la possibilita' di ridurre il peso e l'importanza di Grillo, e incontrare le istanze che lui porta".
Oltre le rovine del vecchio scenario Capire il vuoto
30 ottobre 2012
Oltre le rovine del vecchio scenario
Capire il vuoto
C’è un vuoto che continua a crescere nel panorama politico italiano. Un vuoto denso e minaccioso. Che politici responsabili dovrebbero considerare assillante. E capire. Il vuoto, stavolta, dopo aver cominciato a vederlo soprattutto da Nord, ci ritroviamo a scrutarlo drammaticamente bene da Sud. In Sicilia meno della metà dei chiamati alle urne ha votato e deciso l’esito della disfida per il governo della seconda più importante Regione italiana, la più autonoma di tutte, la più emblematica delle promesse tradite dalla politica anche a livello locale. E allora, per favore, che a nessuno venga in mente di alzare le spalle e di fare i conti senza l’oste del non-voto, senza quest’oste grande, grosso e adirato.
I numeri, infatti, scolpiscono nel marmo il dato di una premeditata e urlante diserzione dalle urne, frutto di amara disillusione, di rombante sfiducia e di tutta la vana fatica di chi cerca e non trova case politiche a cui guardare e politici ai quali rivolgersi per immedesimazione, stima e speranza. Neanche le "Cinque stelle" della lista che si rifà a Beppe Grillo – ormai evidente e corposo riferimento politico ufficiale dell’antipolitica (e, in qualche caso e persona, anche di un’«altra politica») – attirano nella propria orbita questa enorme massa di cittadini che "non c’è, ma c’è". Una maggioranza di non-votanti scomoda e niente affatto silenziosa. Una massa grave, che dovrebbe indurre un po’ tutti a ragionare, a rendersi conto che bisogna – mentalmente e politicamente – ridurre di almeno di un terzo (se non proprio della metà) il peso effettivo delle percentuali di cui si inorgogliscono o si dolgono vincitori e vinti.
È inevitabile partire di qui nel valutare l’«uragano Sicilia» e le sue conseguenze. La scorsa primavera, dopo il turno amministrativo, il Pd di Pier Luigi Bersani affiancato da quelli della "foto di Vasto" (dipietristi e vendoliani) si scoprì «primo partito tra le macerie» del disfatto polo Pdl-Lega e di un mai davvero nato Terzo Polo. Oggi, in Sicilia, il candidato presidente del Pd e dell’Udc, Rosario Crocetta, arriva primo nel risonante vuoto che abbiamo appena descritto, e che s’è creato là dove il centrodestra era egemone. Ma il Pd si ritrova – che lo ammetta o meno – non primo bensì secondo partito, dietro i grillini isolani e in un panorama segnato, più ancora di sei mesi fa, dalle rovine. Quelle di una sinistra radicale e giustizialista (da Sel all’Idv) ridotta in frantumi. Quelle di un’area moderata fatta a pezzi da una serie di errori e orrori politici e amministrativi nonché da giochi e guerre di capitani di ventura.
Voto dopo voto, si manifesta così la inadeguatezza rappresentativa e la forza elettorale decrescente delle formazioni politiche che hanno rissosamente egemonizzato la cosiddetta Seconda Repubblica. Non rendersene conto sarebbe pericoloso come guidare a fari spenti di notte. Ed è incredibile che qualcuno, per ipotesi, possa illudersi che nei prossimi difficili anni l’Italia possa essere efficacemente e pacificamente governata – in periferia e al centro – da coalizioni in grado di raccogliere un terzo dei consensi espressi dalla metà del corpo elettorale...
Nessuno dei leader della "strana maggioranza" ABC – Alfano, Bersani e Casini – che ha sinora sostenuto il governo di Mario Monti dovrebbe arrischiarsi a pensare che all’orizzonte ci sia un tempo buono per "gioiose macchine da guerra" ed eterogenee minoranze di governo, per di più incalzate da vecchie e nuove leadership e spinte populistiche che puntano a farsi forti di un oggettivo disagio sociale ed economico e dei risentimenti contro questa o quell’ala (politica, imprenditoria, magistratura...) del Palazzo. Altrimenti, il rischio di un processo di "grecizzazione" della transizione italiana si rivelerebbe non solo teorico. E finirebbero per essere vanificati i grandi sacrifici di questi mesi, la lenta risalita dell’immagine di affidabilità dell’Italia e il suo contributo a disegnare un’Europa sempre rigorosa eppure assai più solidale.
Infine, una sommessa e convinta speranza. Il bipolarismo italiano può virtuosamente riformarsi proprio in questo tempo complicato e di forzate collaborazioni. Purché i suoi due perni naturali – il campo moderato, il più diviso, e quello progressista – si riarticolino e si rinnovino per contenuti, metodi e facce. Ottima cosa le primarie, ma non solo di primarie c’è bisogno: anche di archiviazione (o di messa ai margini) dei personalismi e dei partiti personali. Come dice un antico adagio: chi ha più responsabilità la usi. E la usi bene. Almeno metà del Paese non ne può più del vecchio spettacolo della politica e non si fa incantare neanche all’ultima versione della politica spettacolo.
Scritto da Marco Tarquinio
Oltre le rovine del vecchio scenario
Capire il vuoto
C’è un vuoto che continua a crescere nel panorama politico italiano. Un vuoto denso e minaccioso. Che politici responsabili dovrebbero considerare assillante. E capire. Il vuoto, stavolta, dopo aver cominciato a vederlo soprattutto da Nord, ci ritroviamo a scrutarlo drammaticamente bene da Sud. In Sicilia meno della metà dei chiamati alle urne ha votato e deciso l’esito della disfida per il governo della seconda più importante Regione italiana, la più autonoma di tutte, la più emblematica delle promesse tradite dalla politica anche a livello locale. E allora, per favore, che a nessuno venga in mente di alzare le spalle e di fare i conti senza l’oste del non-voto, senza quest’oste grande, grosso e adirato.
I numeri, infatti, scolpiscono nel marmo il dato di una premeditata e urlante diserzione dalle urne, frutto di amara disillusione, di rombante sfiducia e di tutta la vana fatica di chi cerca e non trova case politiche a cui guardare e politici ai quali rivolgersi per immedesimazione, stima e speranza. Neanche le "Cinque stelle" della lista che si rifà a Beppe Grillo – ormai evidente e corposo riferimento politico ufficiale dell’antipolitica (e, in qualche caso e persona, anche di un’«altra politica») – attirano nella propria orbita questa enorme massa di cittadini che "non c’è, ma c’è". Una maggioranza di non-votanti scomoda e niente affatto silenziosa. Una massa grave, che dovrebbe indurre un po’ tutti a ragionare, a rendersi conto che bisogna – mentalmente e politicamente – ridurre di almeno di un terzo (se non proprio della metà) il peso effettivo delle percentuali di cui si inorgogliscono o si dolgono vincitori e vinti.
È inevitabile partire di qui nel valutare l’«uragano Sicilia» e le sue conseguenze. La scorsa primavera, dopo il turno amministrativo, il Pd di Pier Luigi Bersani affiancato da quelli della "foto di Vasto" (dipietristi e vendoliani) si scoprì «primo partito tra le macerie» del disfatto polo Pdl-Lega e di un mai davvero nato Terzo Polo. Oggi, in Sicilia, il candidato presidente del Pd e dell’Udc, Rosario Crocetta, arriva primo nel risonante vuoto che abbiamo appena descritto, e che s’è creato là dove il centrodestra era egemone. Ma il Pd si ritrova – che lo ammetta o meno – non primo bensì secondo partito, dietro i grillini isolani e in un panorama segnato, più ancora di sei mesi fa, dalle rovine. Quelle di una sinistra radicale e giustizialista (da Sel all’Idv) ridotta in frantumi. Quelle di un’area moderata fatta a pezzi da una serie di errori e orrori politici e amministrativi nonché da giochi e guerre di capitani di ventura.
Voto dopo voto, si manifesta così la inadeguatezza rappresentativa e la forza elettorale decrescente delle formazioni politiche che hanno rissosamente egemonizzato la cosiddetta Seconda Repubblica. Non rendersene conto sarebbe pericoloso come guidare a fari spenti di notte. Ed è incredibile che qualcuno, per ipotesi, possa illudersi che nei prossimi difficili anni l’Italia possa essere efficacemente e pacificamente governata – in periferia e al centro – da coalizioni in grado di raccogliere un terzo dei consensi espressi dalla metà del corpo elettorale...
Nessuno dei leader della "strana maggioranza" ABC – Alfano, Bersani e Casini – che ha sinora sostenuto il governo di Mario Monti dovrebbe arrischiarsi a pensare che all’orizzonte ci sia un tempo buono per "gioiose macchine da guerra" ed eterogenee minoranze di governo, per di più incalzate da vecchie e nuove leadership e spinte populistiche che puntano a farsi forti di un oggettivo disagio sociale ed economico e dei risentimenti contro questa o quell’ala (politica, imprenditoria, magistratura...) del Palazzo. Altrimenti, il rischio di un processo di "grecizzazione" della transizione italiana si rivelerebbe non solo teorico. E finirebbero per essere vanificati i grandi sacrifici di questi mesi, la lenta risalita dell’immagine di affidabilità dell’Italia e il suo contributo a disegnare un’Europa sempre rigorosa eppure assai più solidale.
Infine, una sommessa e convinta speranza. Il bipolarismo italiano può virtuosamente riformarsi proprio in questo tempo complicato e di forzate collaborazioni. Purché i suoi due perni naturali – il campo moderato, il più diviso, e quello progressista – si riarticolino e si rinnovino per contenuti, metodi e facce. Ottima cosa le primarie, ma non solo di primarie c’è bisogno: anche di archiviazione (o di messa ai margini) dei personalismi e dei partiti personali. Come dice un antico adagio: chi ha più responsabilità la usi. E la usi bene. Almeno metà del Paese non ne può più del vecchio spettacolo della politica e non si fa incantare neanche all’ultima versione della politica spettacolo.
Scritto da Marco Tarquinio
Elezioni Sicilia 2012: tutti i deputati eletti Ecco i 90 deputati eletti all'assemblea regionale sicilian
Elezioni Sicilia 2012: tutti i deputati eletti
Ecco i 90 deputati eletti all'assemblea regionale siciliana
di Redazione 29/10/2012
Ecco i 90 deputati eletti all'assemblea regionale siciliana
Candidato | Partito | Voti | Provincia |
Antonello Cracolici | Pd | | Palermo |
Fabrizio Ferrandelli | Pd | | Palermo |
Giuseppe Lupo | Pd | | Palermo |
Francesco Cascio | Pdl | | Palermo |
Francesco Scoma | Pdl | | Palermo |
Salvino Caputo | Pdl | | Palermo |
Salvatore Lo Giudice | Lista Musumeci | | Palermo |
Giancarlo Cancelleri* | Movimento 5 stelle | | Palermo |
Claudia La Rocca | Movimento 5 stelle | | Palermo |
Salvatore Siragusa | Movimento 5 stelle | | Palermo |
Giorgio Ciaccio | Movimento 5 stelle | | Palermo |
Enzo Figuccia | Partito dei siciliani | | Palermo |
Giovanni Greco | Partito dei siciliani | | Palermo |
Toto Cordaro | Cantiere popolare | | Palermo |
Roberto Clemente | Cantiere popolare | | Palermo |
Nino Dina | Udc | | Palermo |
Totò Lentini | Udc | | Palermo |
Riccardo Savona | Grande Sud | | Palermo |
Edi Tamajo | Grande Sud | | Palermo |
Giovanni di Giacinto | Lista Crocetta | | Palermo |
Roberto Di Mauro | Pds-Mpa | | Agrigento |
Vincenzo Fontana | Pdl | | Agrigento |
Calogero Firetto | Udc | | Agrigento |
Michele Cimino | Grande Sud | | Agrigento |
Salvatore Cascio | Cantiere Popolare | | Agrigento |
Giovanni Panepinto | Pd | | Agrigento |
Matteo Mangiacavallo | Movimento 5 Stelle | | Agrigento |
Vanessa Ferreri | Movimento 5 Stelle | | Ragusa |
Giuseppe Di Giacomo | Pd | | Ragusa |
Giorgio Assenza | Pdl | | Ragusa |
Nello Dipasquale | Lista Crocetta | | Ragusa |
Orazio Ragusa | Udc | | Ragusa |
Giancarlo Cancellieri* | M5S | | Caltanissetta |
Gianluca Miccichè | Udc | | Caltanissetta |
Giuseppe Arancio | Pd | | Caltanissetta |
Giuseppe Federico | Pds-Mpa | | Caltanissetta |
Toti Lombardo | Pds-Mpa | | Catania |
Dino Fiorenza | Pds-Mpa | | Catania |
Nicola D'Agostino | Pds-Mpa | | Catania |
Nino D'Asero | Pdl | | Catania |
Marco Falcone | Pdl | | Catania |
Salvo Pogliese | Pdl | | Catania |
Lino Leanza | Udc | | Catania |
Marco Forzese | Udc | | Catania |
Luca Sammartino | Udc | | Catania |
Giancarlo Cancelleri* | M5S | | Catania |
Francesco Cappello | M5S | | Catania |
Angela Foti | M5S | | Catania |
Concetta Raia | Pd | | Catania |
Anthony Barbagallo | Pd | | Catania |
Gino Ioppolo | Lista Musumeci | | Catania |
Beppe Spampinato | Lista Crocetta | | Catania |
Valeria Sudano | Cantiere Popolare | | Catania |
Mario Alloro | Pd | | Enna |
Antonello Venturino | M5S | | Enna |
Luisa Lantieri | Grande Sud | | Enna |
Francesco Rinaldi | Pd | | Messina |
Giuseppe Laccotto | Pd | | Messina |
Filippo Panarello | Pd | | Messina |
Santi Formica | Pdl | | Messina |
Nino Germanà | Pdl | | Messina |
Giuseppe Picciolo | Mpa | | Messina |
Bernadette Grasso | Grande Sud | | Messina |
Giovanni Ardizzone | Udc | | Messina |
Valentina Zafferana | M5S | | Messina |
Carmelo Currenti | Lista Musumeci | | Messina |
Marcello Greco | Crocetta Presidente | | Messina |
Stefano Zito | M5S | | Siracusa |
Bruno Marziano | Pd | | Siracusa |
Giuseppe Sorbello | Udc | | Siracusa |
Vincenzo Vinciullo | Pdl | | Siracusa |
Giambattista Coltraro | Crocetta Presidente | | Siracusa |
Giuseppe Gennuso | Pds-Mpa | | Siracusa |
Valentina Palmeri | Movimento 5 stelle | | Trapani |
Sergio Troisi | Movimento 5 stelle | | Trapani |
Giovanni Lo Sciuto | Pds-Mpa | | Trapani |
Baldassarre Gucciardi | Pd | | Trapani |
Mimmo Turano | Udc | | Trapani |
Mimmo Fazio | Pdl | | Trapani |
Paolo Ruggirello | Lista Musumeci | | Trapani |
Rosario Crocetta | | | Presidente eletto |
Mariella Maggio | Listino Crocetta | | |
Lillo Firetto | Listino Crocetta | | |
Marika Di Marco | Listino Crocetta | | |
Lino Leanza | Listino Crocetta | | |
Antonella Milazzo | Listino Crocetta | | |
Antonio Malafarina | Listino Crocetta | | |
Alice Anselmo | Listino Crocetta | | |
Nino Oddo | Listino Crocetta | | |
Nello Musumeci ** | | | Secondo tra i candidati alla Presidenza |
Regionali 2012: undici gli eletti a Messina S
Regionali 2012: undici gli eletti a Messina
martedì 30 ottobre 2012
CANDIDATO PRESIDENTE Rosario Crocetta 93.995 - 33,68% LISTE COLLEGATE PARTITO DEMOCRATICO UDC | CANDIDATO PRESIDENTE Nello Musumeci 61.227 - 21,94% LISTE COLLEGATE PDL - PID - DESTRA |
CANDIDATI DELLE LISTE
COLLEGATE NEL MESSINESE
CANDIDATI PARTITO DEMOCRATICO
RINALDI Francesco 18.664 LACCOTO Giuseppe 8.993 PANARELLO Filippo 5.182 BARBALACE Nicola 3.343 BARRESI Cristina 23 BUONOCORE Concetta 803 CALANNA Francesco 3.492 CARUSO Basilio 1.612 COCUZZA Giuseppe 3.019 MASETTA MILONE Patrizia 17 PUGLIA Oriana 383 | CANDIDATI DELLE LISTE COLLEGATE NEL MESSINESE CANDIDATI PDL
FORMICA Santi 9.850
BUZZANCA Giuseppe 7.776 GERMANÀ Antonino 8.502 CORVAIA Nunzio 632 GATTO Ettore 169 MORSICATO Giuseppina 81 MUSUMECI Maria 479 PATERNITI MARTELLO Dario 672 PINO Giovanni 596 PRIVITERA Mariateresa 24 ROMEO Rosa 8 |
CANDIDATI UDC
ARDIZZONE Giovanni 8.010
AMADEO Pio 3.589 BIVONA Enrico 1.746 CAMMAROTO Maria 10 CARDONE Lucia 2 CERTO Maria 180 D’AGOSTINO Mario 2.730 NATALE Bruno 2.027 PETRELLA Pietro 1.682 SIDOTI Rosario 6.329 VARISCO Angela 694 |
CANDIDATI PID
PAFFUMI Angelo 484 BRUNO Daniela 3.075 CATALANO Santo 3.764 FIUMARA Pietro 304 GRASSO Grazia 9 IANNELLO Gaetano 367 IMPIDUGLIA Luigi 17 MILIOTI Domenica 98 MUGLIA Sebastiano 442 PATERNITI Antonina 4 TOMASELLO Emanuele 0 |
CROCETTA PRESIDENTE
CROCETTA Rosario 480
ADAMO Sebastiano 1.115 ARDIZZONE Fausta 88 DE FRANCESCO Rosalinda 61 LA FACE Giuseppe 2.074 FALLO Michele 116 GRECO Marcello 3.029 MIASI Giovanni 917 PULEJO Laura 131 SPERANZA Bartolo 1.174 BIONDO Letteria 18 | CANDIDATI ALLEANZA DI CENTRO
LA ROCCA Francesco 593
CRISAFULLI Giuseppe 0 CRISAFULLI Manuela 8 DI PERNA Manuela 72 FONTANINI Alessandro 2 GALATI RANDO Adele 47 GIGLIO Girolama 1 MAIO Bruno 57 ORTO Alessandro 1 OTERI Concetta 31 PAONE Luana 0 |
MUSUMECI PRESIDENTE
CURRENTI Carmelo 3.467
BRIGA Giacomo 391 D’ANGELO Catena 18 FRANCHINA Giuseppe 2.083 LO GIUDICE Elisa 198 LO PRESTI Anna 231 OTERI Placido 555 PARATORE Davide 2.747 PERNICE Vincenza 203 SICURO Giuseppe 226 STANCANELLI Luigi 252 | |
CANDIDATO PRESIDENTE Gianfranco Miccichè Voti: 51.387 - 18,41% LISTE COLLEGATE GRANDE SUD MPS - MPA - FLI | CANDIDATO PRESIDENTEGiovanna Marano Voti: 19.973 - 7,15% LISTE COLLEGATE SEL, ITALIA DEI LAVORI VERDI, FDS, PDCI |
CANDIDATI DELLE LISTE
COLLEGATE NEL MESSINESE CANDIDATI PARTITO DEI SICILIANI-MPA
AMOROSO Antonietta 2.673
BARTOLOTTA Marcello 1.851 CARROCCIO Anna 437 D’AQUINO Antonio 2.868 LO SCHIAVO Massimo 1.805 PICCIOLO Giuseppe 8.369 POLINO Marco 1.325 RIOLO Emanuela 328 RISTAGNO Rosalba 156 ROMANO Fortunato 2.974 TAMBURELLO Vincenzo 466 |
CANDIDATI DELLE LISTE
COLLEGATE NEL MESSINESE
CANDIDATI CLAUDIO FAVA PRESIDENTE
CHIOFALO Salvatore 1.841 COSTANTINO Alessandro 545 CURRÒ Pietro 1.146 LA TORRE Ramon 246 MARCHETTA Maurizio 470 NASSIS Olga 692 PAJNO Matilde 268 SANTAGATI Gaetano 854 SPADARO Raffaella 108 STURNIOLO Luigi 1.203 |
CANDIDATI GRANDE SUD
AMATA Elvira 3.288 BRIGUGLIO Mario 1.599 CALABRÒ Carmelo 1.884 D’AMICO Concezione 87 GALATI RANDO Santo 2.423 GRASSO Bernadette 4.645 ITALIANO Lorenzo 2.867 MAGGIO Angela 132 MONEA Pasquale 1.771 SCARCELLA Attilio 788 SCIOTTO Giuseppe 3.833 |
CANDIDATI ITALIA DEI VALORI
ALESSI Antonino 761 BATTELLO Angela 422 CLEMENTI Giuseppina 142 DI STEFANO Antonino 2.915 DUCA Gaetano 1.286 GALIFI Filippo 101 LO TURCO Giuseppe 162 MATRASCIA Vincenza 555 MUNGIOVINO Rita 449 PETTINATO Francesco 2.921 PRESTIPINO Giuseppa 1.401 |
CANDIDATI FLI
BRIGUGLIO Carmelo 3.966 CASUSCELLI DI TOCCO Teresa 136 MUSUMECI Simonetta 230 ORIFICI Antonino 622 PERGOLIZZI Sebastiano 1.506 PINO Teresa 577 REITANO Antonino 2.246 RICCIARDELLO Cono 2.469 SAIJA Elisabetta 73 TRISCHITTA Giuseppe 1.129 TROVATO Salvatore 136 | |
CANDIDATI PPA
RAIMONDO Francesco 23
IANNELLO Agata 2 MENDOLIA Salvatore 0 RONDONI Samuel 0 SCILIPOTI Maria 6 PINO Antonino 0 TORRE Cristian 0 ROCCUZZO Donatella 0 FOTI Stefano 5 SCILIPOTI Francesco 29 ARCIDIACONO Salvatrice 0 | |
CANDIDATO PRESIDENTEGiancarlo Cancelleri Voti: 33.415 - 11,97% LISTE COLLEGATE MOVIMENTO CINQUE STELLE | CANDIDATO PRESIDENTECateno De Luca Voti: 12.256 - 4,39% LISTE COLLEGATE RIVOLUZIONE SICILIANA |
CANDIDATI MOVIMENTO CINQUE STELLE
ZAFARANA Valentina 2.232
BONANNO Caterina 404 FORESTIERE Giusi 214 RUSSO Leonardo 1.786 SAIJA Maria 443 VILLAROSA Alessio 1.070 D’UVA Francesco 1.782 FANARA Carlo 468 MANNELLI Massimiliano 1.673 LASPADA Alberto 448 NUCIFORO Gaetano 993 |
CANDIDATI RIVOLUZIONE SICILIANA
DE LUCA Cateno 4.984 ALIBRANDI Serena 225 CUCINOTTA Stefania 87 CUZARI Gianfranco 432 DI NATALE Antonino 104 GIANNETTO Pietro 454 LA SCALA Giuseppe 433 MANGIONE Salvatore 322 MICALIZZI Tommaso 431 PIRONE Cetty 540 RECUPERO Vera 966 |
CANDIDATO PRESIDENTEGaspare Sturzo Voti: 2542 - 0,91% LISTE COLLEGATE ITALIANI LIBERI E FORTI | CANDIDATO PRESIDENTE Lucia Spisone Voti: 1.133 - 0,40% LISTE COLLEGATE VOI OBIETTIVO SICILIA |
CANDIDATI STURZO PRESIDENTE
TERRANOVA Rosario 576 ANTONUCCIO Carmelo 610 CAMPOBELLO Stellario 83 D’ARRIGO Antonietta 72 FABIO Rosa Angela 190 MANCUSO Carmelo 99 SPICA Salvatore 25 |
CANDIDATI VOI OBIETTIVO SICILIA
PINSONE Lucia 187 CARDACI Antonino 0 CORRIAS Maria Chiara 54 BARBERA Luigi 1 GALOFARO Roberta 61 CONTI MICA Francesca 16 LO GIUDICE Giuseppe 227 |
CANDIDATO PRESIDENTE Giacomo Di Leo Voti: 841 - 0,30% LISTE COLLEGATE PARTITO C. DEI LAVORATORI | CANDIDATO PRESIDENTEMariano Ferro Voti: 2.286 - 0,81% LISTE COLLEGATE MOVIMENTO DEI FORCONI |
CANDIDATI DELLE LISTE
COLLEGATE NEL MESSINESE
CANDIDATI PARTITO C. DEI LAVORATORI
INTERDONATO Giovanni 39
ROBERTO Valentina 4 FRANCHINA Angelo 20 CASTIGLIONE Roberta 6 PULEJO Umberto 23 MANGANARO Agata 2 DELPOPOLO CAMPIONE Carmelo 12 GIUNTA Vito 18 DI LEO Carmelo 66 |
CANDIDATI DELLE LISTE
COLLEGATE NEL MESSINESE
CANDIDATI IL POPOLO DE I FORCONI
DRAGO Massimiliano 77 CARROLO Santa 10 MAZZAPICA Mario 2 ISGRÒ Maria Grazia 27 ARMONE Giuseppe 33 PAGANO Vincenzo 109 DI MARCO Daniela 7 MIRTO Corrado 9 CAPONE Carmelo 516 |
CANDIDATO PRESIDENTEDavide Giacalone LISTE COLLEGATE LEALI ALLA SICILIA NESSUNA LISTA NEL MESSINESE |
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